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Dalla nostra coscienza dipendono la nostra visione e la percezione del mondo e della vita, e anche come amiamo e costruiamo le nostre relazioni. Le antiche scritture dello Yoga, che affascinano i sinceri ricercatori con la loro profonda conoscenza della natura umana, distinguono quattro tipi di amore in base al livello di consapevolezza.

Il primo è l’amore sentimentale. La misura principale con cui verifichiamo il grado del nostro amore in questo caso è la sofferenza. Più soffriamo – più amiamo. I miei primi innamoramenti sono stati proprio così: dei ragazzi creativi che facevano, per finta, o davvero (chissà adesso), pittori, musicisti, scrittori… Loro soffrivano i tormenti della creatività ed io soffrivo perché li amavo e cercavo di salvarli dall’alcol e dalla marijuana che loro hanno usato al posto di antidolorifici per la loro sofferenza oppure come una fonte di ispirazione. In quei tempi l’amore senza qualche ostacolo non esisteva per me. Forse perché ho sempre amato leggere i romanzi con circa lo stesso soggetto: due s’incontrano e s’innamorano intensamente, poi per 500 pagine affrontano diverse difficoltà esterne che impediscono la loro unione e alla fine o muoiono nello stesso giorno come Romeo e Giulietta, o rimangono felici per sempre come Angelica e Joffrey. A un certo punto mi sono stancata di questo scenario ripetitivo e ho smesso sia di leggere i romanzi che di innamorarmi di persone con problemi con gli intossicanti. L’amore sentimentale è tipico per le persone giovani, secondo me. Anche se ho visto delle storie simili con i protagonisti con i capelli bianchi. Ma questo è un vero amore secondo voi?..

Il prossimo tipo di amore è passionale e diffuso maggiormente nei giorni di oggi. Se quello precedente è basato sulla sofferenza, questo viene costruito contrariamente – sul piacere. Vi è mai capitato di sentire un’amica/o innamorata/o o voi stessi: “Come mi piace lui/lei! Mi sento più bella/o, giovane, intelligente … felice!” Insomma, l’accento è sempre su di me, come mi sento io accanto alla persona di cui mi sono innamorata. Di solito, tale amore è colorito di tante passioni e addobbato delle parole come “per sempre”, “mai”, “lei è una Venere”, “lui è un Apollo”… Ma dopo qualche mese, a volte anno, Apollo diventa un pollo. Perché non ci dà più l’iniziale porzione di piacere. E noi ci sentiamo ingannati, delusi, malati… Rifiutiamo di amare una persona così com’è e la lasciamo continuando a cercare un’altra persona che ci darà di nuovo piacere o, come lo chiamiamo, “il vero amore”. La cifra dei ricercatori che testimonia la statistica di separazioni e divorzi aumenta ogni giorno. In Italia, ad esempio, ce ne sono l’80 per cento circa. In Russia, in alcune regioni, 100. Amare è faticoso…

L’amore ideale si avvicina più degli altri due al vero Amore. Cos’è? Esiste? Rispondiamo più avanti. Quando la coppia ha un obiettivo in comune per cui entrambi si aiutano a vicenda, lavorano insieme, capaci di sacrificare i loro interessi personali, accettare dei difetti, perdonare delle offese… per arrivare alla meta. Più alto lo scopo, più forte è l’amore. Se la coppia aspira ad imparare ad amare senza condizioni Dio e tutti gli esseri, sarà molto difficile che si separi. Perché per raggiungere il suo obiettivo le servirà una o, forse, più vite. Invece la coppia che cerca di costruire una casa o crescere insieme i figli, dovrà trovare un prossimo traguardo, quando la casa sarà fatta e i figli la abbandonano…

Il quarto tipo è l’amore spirituale. Come spiegano i grandi saggi dello Yoga, l’unico amore che è veramente tale. Proprio quell’amore senza condizioni, eterno, indistruttibile, che trascende la morte, e che è il sogno di tutti… Gli esempi di tale amore si possono trovare nelle Scritture spirituali di ogni tradizione. Maria e Giuseppe, Devaki e Vasudeva… Esiste nei nostri giorni? Ho visto poche coppie che sono molto vicine a quest’amore. Ma ognuno di noi può e deve, secondo me, aspirare ad amare proprio così. Più alto il nostro obiettivo, più ispirante è la vita.

Tratto dalla lezione di Pierpaolo Marras (Prema Kumar Das).

La lezione si può ascoltare qui: https://www.youtube.com/watch?v=yzny7GsQQWs